lunedì 14 luglio 2014

I Mille Volti del Vampiro

Viaggio alla scoperta del più affascinante personaggio di tutti i tempi

a cura di Dora



Chi di voi, almeno una volta nella vita, non ha avuto a che fare con un romanzo sui vampiri? Sfido chiunque a dirmi che mai, nemmeno per puro caso, non si è imbattuto in un racconto, una novella, un breve saggio o un romanzo intero dedicato al Principe delle Tenebre.
Se siete tra queste persone, vi prego contattatemi! No, non sto scherzando e di sicuro non voglio schernirvi: trovo davvero molto difficile, se non quasi impossibile, che esista ancora qualcuno che non sia ancora entrato in contatto (direttamente o indirettamente) con questo specifico personaggio anche se solo per una fatalità, un semplice scherzo del destino e questo perché, fin dall'inizio dei tempi, la figura del vampiro ha da sempre esercitato un fascino particolare nell’immaginario collettivo, tanto da avere echi straordinari anche ai giorni nostri.
Questa creatura misteriosa ed ineffabile, mostruosa e allo stesso tempo sensuale, conosce ancora oggi un periodo di enorme interesse sia letterario che cinematografico, nonostante abbia spesso cambiato le sue caratteristiche fisiche e comportamentali che l’hanno portata a distanziarsi notevolmente da quelli che erano i suoi tratti tipici tramandati dal folclore popolare europeo.
Ma chi è il vampiro? Originariamente il vampiro – la cui etimologia evocherebbe il pipistrello o, comunque, un’idea di volare, planare, fluttuare nell’aria come vapore, in un continuo riferimento alla sua natura di anima errante, pronta a trasformarsi in animale notturno – è un essere che ha caratteristiche di parassita che si alimenta ai danni di una vittima viva, così progressivamente indebolita.
Già con il racconto breve dell’irlandese Joseph Sheridan Le Fanu, intitolato Carmilla – pubblicato in Inghilterra nel 1872 e giunto in Italia nel 1980 – inizia a prendere forma quello che poi sarà il vampiro della letteratura romantica e che toccherà il suo massimo successo letterario con Dracula di Bram Stoker, pubblicato nel 1897 in Inghilterra e tradotto in italiano nel 1945.
Con Le Fanu, Stoker ed anche con il meno celebre, ma comunque importante, Vampyre di Polidori – pubblicato in Inghilterra nel 1819 ed edito in Italia nel 1984 – si gettano le basi per quella che poi sarà la classica figura del vampiro, caratterizzata non più da credenze popolari che lo relegano ad un immaginario contadino un po' rozzo ed ottuso: il vampiro diventa una figura romantica, affascinante, decisamente intrigante e piena di carisma della quale sembra non si riesca a fare a meno, in letteratura come nel cinema. Il vampiro, ma soprattutto la fascinazione per la sua misteriosa figura, ben si presta a vari adattamenti cinematografici i quali non faranno altro che affermarne il predominio assoluto su tutti gli altri personaggi che popolano i racconti del terrore (diciamoci la verità, nessuno regge il confronto con il Conte Dracula e vi sfido ad affermare il contrario!).
Dapprima c'è stato il Nosferatu di Murnau del 1922. Un vampiro decisamente grottesco, quasi ridicolo, un morto vivente sgradevole alla vista che, però, assume quelle che poi saranno la sue più importanti caratteristiche, i tratti che lo renderanno famoso: la sua natura malinconica, la sua profonda conoscenza di sé, quel suo anelare all'amore perduto (e forse mai davvero sfiorato) che lo muove in ogni sua scelta, che lo spinge fino all'estremo limite della sua natura.
Il vampiro è un emarginato, un escluso ed è per questo che piace alla gente, al lettore piuttosto che allo spettatore che si ritrovano in lui, che vedono riflessa in questa figura un pezzetto del proprio io: non importa quanti poteri possa avere, non è certo il suo potersi trasformare in nebbia, né l'immortalità a renderlo quasi perfetto agli occhi di chi legge o di chi guarda. Il vampiro è speciale perché non è infallibile perché, nella sua bestiale disumanità, cela caratteristiche di un'umanità quasi totalizzante, a volte anche dolorosa.
Il vampiro racconta di noi e della nostra società. Lo fa senza bisogno di alcuna maschera, senza nessun velo o filtro ed è questo il suo fascino. Questo il suo vero successo.
Lo sviluppo della tematica del vampiro, in riferimento soprattutto al romanzo di Stoker, toccherà momenti davvero unici e, per certi versi, irripetibili anche grazie a magistrali interpretazioni di attori del calibro di Bela Lugosi o Christopher Lee, i quali saranno capaci di creare un’immagine riconoscibile ed identificabile del non morto, come ad esempio il celebre mantello nero, metafora delle ali da pipistrello del Conte Dracula.
È però con il vampiro di Francis Ford Coppola che si arriva ad un vero e proprio punto di svolta nella trasposizione cinematografica del Dracula di Stoker. Uscito nel 1992, Bram Stoker’s Dracula è una delle più fortunate produzioni horror di tutti i tempi che si sviluppa sul tema del dramma amore e morte totalmente assente nel romanzo. La versione proposta da Coppola concilia dati documentati ad una certa libertà: innegabile è la somiglianza storica del protagonista con il Conte Vlad – considerato da molti il vampiro storico per antonomasia – rispetto a quello proposto da Stoker, ma la libertà più radicale mostra l’immagine del vampiro innamorato sulla quale si regge tutto il film e che sarà un nodo cruciale delle produzioni, letterarie e cinematografiche, successive.
Se è vero che la principale fonte letteraria alla quale il cinema attinge per sviluppare la figura e la tematica del vampiro è data dal romanzo di Stoker, è anche vero che sul finire degli anni Settanta si affaccia una nuova protagonista destinata a cambiare radicalmente la percezione del principe della notte: Anne Rice, scrittrice americana che con le sue Cronache dei Vampiri – un insieme di ben dieci romanzi redatti in un arco di tempo che va dal 1976 al 2003 – rivisita la figura del vampiro donandogli una nuova ed accattivante veste.
Ovviamente, la scrittrice, non demolisce totalmente la vecchia idea del vampiro: le sue creature hanno la pelle fredda, bianchissima, che si fa sempre più trasparente con il passare dei secoli e che ritrova un po’ del suo colorito una volta che il vampiro ha bevuto il sangue della sua vittima; sono sempre creature notturne la cui esposizione al sole ne provoca l’annientamento, e passano le ore di luce nascosti in bare, grotte o cripte in uno stato di incoscienza molto simile al sonno che ne rallenta i movimenti rendendoli, perciò, molto vulnerabili ad attacchi esterni.
Ciononostante a differenza dei vampiri ottocenteschi, questi esseri non si ritraggono spaventati o indeboliti davanti alla vista di una croce e non risentono minimamente del contatto con l’acqua santa; non possono essere uccisi da un paletto e trovano la morte solo se smembrati e dati in pasto alle fiamme.
Come la maggior parte di tutti i vampiri, anche quelli descritti dalla Rice hanno sensi acutissimi ed altamente sviluppati, forza e velocità sovrumane, ma non sono in grado di tramutarsi in animali notturni.
Possono però sviluppare speciali qualità che si rafforzano con lo scorrere del tempo ed in particolare sono dotati di poteri psichici che usano per leggere nella mente delle persone e per assoggettarle al loro controllo.
Se per i vampiri di Le Fanu e di Stoker la vampirizzazione avveniva lentamente come se la vittima fosse stata contagiata da un veleno sconosciuto, quelli della Rice trasformano le loro vittime facendo bere loro il proprio sangue che, attaccando i vari organi vitali, spegne la vita umana in cambio dell’immortalità.
Belli, eternamente giovani e spregiudicati, queste creature sono prive di inibizioni e forse anche per queste caratteristiche giungono nel 1997 sul grande schermo con al trasposizione di Intervista col Vampiro nel quale i ruoli principali vengono affidati a vere e proprie star come Brad Pitt, Tom Cruise ed Antonio Banderas, per poi replicare nel 2002 con La Regina dei Dannati il cui successo però non si è dimostrato all’altezza della precedente realizzazione. 
Intanto, anche la televisione, fiutando l’enorme guadagno derivante dall’interesse del pubblico verso la figura dei vampiri, lavora ad una serie che spopolerà tra i giovanissimi e che prende spunto da una produzione cinematografica passata quasi inosservata: Buffy The Vampire Sleyer, diretta nel 1992 da Fran Rubel Kuzui. Joss Whedon firma l’omonimo telefilm, che si snoda su un totale di 7 serie – trasmesse in America tra il 1997 ed il 2003 e giunte in Italia tra il 2000 ed il 2005 – raccontando la storia di una giovane ragazza il cui compito è quello di ammazzare i vampiri che creano disordini nella cittadina di Sunnydale.
La trama, per certi aspetti molto banale, è arricchita ancora una volta da una rivisitazione delle caratteristiche del vampiro che qui compie una sorta di rotazione verso il passato e riacquista alcuni dei tratti tipici dei suoi antenati: tornano in scena i paletti di legno da conficcare nel cuore per uccidere definitivamente le creature notturne, ricompaiono i simboli sacri come amuleti, croci e acqua santa per scacciare la loro influenza maligna; il vampiro non può entrare liberamente nelle case senza essere invitato ed è una creatura della notte a tutti gli effetti che non può assolutamente esporsi alla luce solare.
Anche in questo caso, però, entra in gioco una nuova componente che diventa il perno sul quale ruota tutto il racconto: il vampiro è sì un essere dannato e privo di anima che vaga sulla terra e che compie atti di pura malvagità senza portare il peso delle sue azioni, ma vi è anche un vampiro doppiamente dannato che è costretto a vivere per sempre con il rimorso ed il peso dell’anima che gli grava sulla coscienza.
Questo vampiro è in grado di amare e di provare sentimenti umani come il dolore, la passione ed il desiderio, ma non può essere libero di vivere la sua natura di vampiro perché in perenne conflitto con la sua anima mortale.
Sta di fatto che, per quanto possano essere differenti sia le caratteristiche fisiche che quelle psicologiche, il vampiro è la creatura mitologica che meglio si presta a raccontare i cambiamenti sociali di un’epoca e di una determinata cultura, e sono proprio i vari mutamenti del suo aspetto a riflettere una più complessa e radicata visione del mondo in periodi storici differenti. 
Il vampiro diventa quindi il portavoce di una società in perenne mutamento ed assume su di sè quelle che sono le paure, le angosce ed i tormenti di un’era tipica dei vampiri di fine Ottocento, ma anche i cambiamenti in positivo, la voglia di sfuggire da schemi prestabiliti e la volontà di non omologarsi a quella che è una condizione predeterminata.
Non è un caso se c'è davvero l'imbarazzo della scelta per chiunque voglia avvicinarsi al mondo dei vampiri. Che sia a livello letterario che cinematografico o televisivo, l'offerta è davvero ampissima, il ventaglio di possibilità quasi infinito e capace di soddisfare quasi chiunque, anche i più scettici. Alla Rice si sussegue la Meyer con la saga di Twilight. A Buffy si sostituiscono i fratelli Salvatore della fortunata serie televisiva The Vampire Diaries (tratta a sua volta da un'affermata saga letteraria firmata da L.J. Smith). A questa si aggiunge True Blood, prima romanzo di C. Harris (poi amatissimo telefilm), e recentissima è la serie intitolata Dracula nella quale a dare il volto all'affascinante vampiro è il talentuoso Jonathan Rhys Meyers.

Anche noi abbiamo una buona tradizione di questo genere e gli autori emergenti hanno saputo raccogliere l'eredità lasciata dai grandi scrittori del passato piegandola a loro piacimento per creare qualcosa di nuovo e originale in diverse "variazioni sul tema" capaci di restituire, ancora una volta, la complessa gamma di sfaccettature che ruotano attorno alla figura del vampiro.
A voi quindi una selezione di opere che spero possano stuzzicare la vostra sete di lettori. Perché si sa, leggere è una questione di gusto e il piacere va nutrito con della letteratura per tutti i palati!


Io, Dracula - Alexander Land

Transilvania, il racconto in prima persona del primo ed unico vampiro.
L'amore, quello vero, risveglia il Conte Vlad Tepes III ad una nuova vita. Strane voci che corrono nei venti, strani istinti muovono le gesta del più spietato dei vampiri, l'unico: il principe della sua specie. Alla ricerca di un amore negato da giochi di potere e guerre antiche, Dracula ritorna ad una nuova vita dopo un sonno durato sette anni. Tra le silenziose montagne della catena montuosa dei Carpazi, fino alla città delle colline ed alla corte di un vecchio mito. Una corsa contro il tempo e la fuga dai nemici che combattono il demone in nome della Chiesa risvegliano la bestia del vampiro che cerca solo l'amore di Hanna, la sua amata. Clemente Leorani, uomo potente della Chiesa, avvisato dai monaci studiosi di un convento tra i monti della Transilvania, apprende del risveglio di Dracula. La sua attenzione si concentra sulla vita della principessa che silenziosa dimora nello stesso convento. Leorani, al pari di Dracula, intraprende un viaggio per catturare e distruggere il male, il demone. Vlad deve trovare Hanna e fuggire prima che le forze della Chiesa lo raggiungano, ma il vero scopo è un altro: Loerani vuole i suoi poteri. Attraverso gli occhi del lupo, attraverso quelli dell'uomo e del demone, Dracula lotterà contro il suo nemico. Saranno le sue stesse parole, scritte dal suo pugno vampiro, a raccontarvi la vera storia... 

Lithium - Marika Cavaletto & Chiara B. D'Oria

"L’ultima scena, impressa a fuoco nella mia mente, fu quella di una ragazza dai capelli lunghi e castani impugnare un paletto di legno e tenere alto l’onore della nostra razza.
Siamo quello che siamo e lei si era appena aggiunta al nostro Destino.
Siamo quello che siamo.
Siamo Cacciatrici di vampiri…"
Il Destino regola inevitabilmente le nostre vite, intrecciandole, sovrapponendole e poi strappandole senza pietà. Questa è la storia di Mya e Chrissie, due ragazze che lasciano l'Italia per studiare all'estero, due ragazze che scappano da un passato impossibile da dimenticare. Fuggono, si nascondono, ma il Destino le travolge ancora, rinchiudendole in una realtà da incubo, una realtà dove i mostri sono reali e non solo ricordi insistenti. Un Dark Fantasy che lega le vite di diverse persone alla ricerca della loro strada, in un mondo irreale, governato da un'entità incurante. Perché il Destino ci ama e ci odia con la stessa intensità, ma a noi, povere pedine del suo folle piano, l'odio sembra prevalere.


Il romanzo in versione digitale su Amazon

E per finire, essendo un argomento dalla portata vastissima che tocca una molteplicità di culture diverse, ecco anche una proposta internazionale che non deve certamente passare inosservata!

Vampyre Heart - The Beginning


Vampyre Heart - The Beginning’, is an excitable story about the love of two people fighting to keep their love alive, whilst overcoming the challenges and myths of the underworld; a world filled with betrayal, witchcraft, vampyres, ghosts, and much more. 
The story follows the journey of Electra, who’s fought to maintain her sanity following the mysterious death of her husband, Sebastian. Following his death, Electra struggles to come to terms with the deceit she uncovers when she realises that those closest around her have kept many important secrets from her. 
She learns that she is actually a very powerful white witch, and her powers had been bound for many years to protect her from a dark and dangerous supernatural world, and because of this, Electra’s father, Vaughan, has also kept her hidden away within an old Manor in the middle of a forest for years. 
Electra also learns that her father is actually a vampyre and her real mother Christiana, who was also a Vor-Cato witch like her, was killed when Electra was just a baby whilst trying to save her from the Clan of Satan’s evil vampyre Stefan. 
Electra must now fight to stay alive within this crazy world and protect the secrets of her family legacy and accept that her husband Sebastian was not actually killed, but instead was turned into a vampyre by her father to save him.

Vampyre Heart Media
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